Da vedere

Basilica di San Donato. È una delle più antiche dell’estuario. All’interno un pavimento di mosaico mozzafiato. Negli anni settanta del secolo scorso è stato restaurato con l’aiuto finanziario di una famiglia americana per metterlo al sicuro dalle numerose alte maree.

Museo del vetro. Finalmente è stato restaurato. Merita una visita. Sono presenti le realizzazioni dei più importanti artisti e artigiani del vetro.

Basilica di San Pietro Martire. Per gli amanti della pittura. Opere d’arte di Jacopo Palma il Giovane, Giovanni Bellini, Tintoretto.

Per i più eruditi: alla fermata Murano Colonna (è la prima fermata del vaporetto che arriva da Venezia) si prosegue sulla sinistra verso la fondamenta Vivarini. Troverete un ponte: in quell’area dove adesso ci sono solo fabbriche agli inizi del novecento sorgeva la filiale della Veneziani, fabbrica triestina di vernici antivegetative. Qui Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, sposato a una Veneziani), autore della Coscienza di Zeno, amico di James Joyce e di Eugenio Montale, fu mandato dal suocero che sperava di guarirlo dalla malattia che lo affliggeva: la passione per la scrittura. L’aria dell’isola probabilmente giovò al Nostro che divenne uno degli autori più importanti della letteratura mondiale. D’obbligo un selfie sul ponticello da presentare agli amici intellettuali.

Isola di San Michele. È il cimitero dei veneziani. Meta di numerosi turisti che visitano le tombe di personaggi illustri come Stravinsky, Ezra Pound, Luigi Nono, Josif Brodskj.

Inutile dire che innumerevoli sono i negozi che vendono vetro. Bisogna far attenzione a cosa si compra. Non illudetevi di visitare le vere fabbriche che normalmente non sono accessibili ai turisti. Accontentatevi delle numerose “show rooms” che gratuitamente vi fanno vedere come avviene la realizzazione di un oggetto in vetro.